venerdì 28 giugno 2013

Nuovi contributi per il miglioramento dell'offerta delle pmi turistiche

L'Assessorato del Turismo, artigianato e commercio ha pubblicato il secondo avviso pubblico per il finanziamento di interventi materiali e immateriali finalizzati a completare e migliorare l'offerta delle imprese turistiche. In questo articolo troverete il link per scaricare il bando integrale e tutti i documenti pubblicati per presentare a domanda. Ricordiamo che la domanda di contributo dovrà essere inviata entro il 23 agosto 2013. Il contributo massimo è pati a 200.000 euro.  Le risorse disponibili, provenienti dal PO FESR 2007/2013, ammontano a 2 milioni e 200 mila euro e saranno destinate ad investimenti per l'ammodernamento di un'unica struttura ricettiva per ciascun beneficiario. I contributi saranno erogati in conto capitale nel limite del 40% dei costi ammissibili, fino ad un massimo di 200 mila euro. 
Possono usufruire dell'agevolazione le seguenti piccole e medie imprese (PMI) che in Sardegna svolgono le seguenti attività ricettive: 
- albergo, villaggio albergo, albergo diffuso e albergo residenziale (aziende ricettive alberghiere);
- campeggio e villaggio turistico (aziende ricettive all’aria aperta); 
- affittacamere, case e appartamenti per le vacanze - CAV (aziende ricettive extra alberghiere); 
- turismo rurale. 
La domanda di contributo dovrà essere inviata entro il 23 agosto 2013, tramite raccomandata o posta celere (in entrambi i casi con avviso di ricevimento), al seguente indirizzo: 
Sfirs SpA 
via S. Margherita, 4 
09124 Cagliari 
Per ulteriori informazioni ed eventuali chiarimenti di carattere tecnico-amministrativo è possibile contattare il Servizio gestione progetti nazionali e comunitari dell'Assessorato via e-mail all'indirizzo di posta elettronica tur.gestioneprogetti@regione.sardegna.it
 
Se vuoi maggiori chiarimenti e avere la documentazione del bando, registrati alle nostre newsletter sul nostro  portala in  http://www.studioiadevaia.com/

Novità in arrivo per srl semplificate e start up innovative

Come sottolineato dal Ministero dello Sviluppo economico in un comunicato stampa, tra le misure contenute nel DL 28 giugno 2013 n. 76, contenente primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di IVA e altre misure finanziarie urgenti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore da ieri, figurano anche novità in materia di srl semplificate e start up innovative.
Di particolare rilievo sono gli interventi relativi alla disciplina delle c.d. “società a responsabilità limitata semplificata”, rivolta a persone fisiche “che non abbiano compiuto i trentacinque anni di età alla data della costituzione”.
Proprio tale limite di età viene soppresso per effetto delle modifiche apportate all’art. 2463-bis c.c. dall’art. 9, comma 13 del DL, assieme al divieto di cessione delle quote “a soci non aventi i requisiti di età”. Si segnala, inoltre, l’introduzione della possibilità di affidare l’amministrazione anche a non soci.
Il decreto interviene altresì sull’art. 44 del DL 83/2012 relativo alle srl a capitale ridotto, mediante l’abrogazione dei primi 4 commi. Viene, invece, mantenuto l’ultimo comma concernente l’accordo per l’accesso agevolato al credito, sostituendo, tuttavia, il riferimento “società a responsabilità limitata a capitale ridotto” con “società a responsabilità limitata semplificata”.
Le modifiche illustrate sembrano, quindi. volte a mantenere un unico tipo di srl con capitale a 1 euro.
Lo stesso provvedimento prevede inoltre una serie di interventi significativi anche sul fronte dei requisiti per ottenere la qualifica di “start up innovativa”, volti ad ampliare l’accesso alla relativa disciplina di favore.
Nello specifico, l’art. 9, comma 16 del DL 76/2013 sopprime la condizione prevista dal comma 2, lett. a) dell’art. 25 del DL 179/2012, in base al quale la maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria dei soci deve essere detenuta da persone fisiche.
Rimangono, invece, inalterati gli ulteriori requisiti cumulativi che la società deve rispettare per essere definita startup; nel dettaglio, per assumere la suddetta qualifica occorre che la società:
- sia costituita e svolga attività d’impresa da non più di 48 mesi (lett. b);
- abbia la sede principale dei propri affari e interessi in Italia (lett. c);
- a partire dal secondo anno di attività della start up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall’ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, non sia superiore a 5 milioni di euro (lett. d);
- non distribuisca, e non abbia distribuito, utili (lett. e);
- abbia, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico (lett. f);
- non sia stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda (lett. g).
Le novità riguardano altresì le condizioni necessarie a dimostrare il carattere “innovativo” della start up. Oltre a quelli sopra esposti, la start up deve, infatti, possedere almeno uno tra i seguenti requisiti:
- le spese in ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori al 20% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start up innovativa;
- impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero;
- sia titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività d’impresa.
Il decreto in esame, al riguardo, riduce la quota minima di spesa in ricerca e sviluppo dal 20% al 15% ed estende l’accesso alle imprese con almeno due terzi della forza lavoro costituita da persone in possesso di una laurea magistrale e alle società titolari di un software originario registrato presso la SIAE. Quest’ultima misura, come ha sottolinea il MISE nel comunicato, è volta a favorire un incremento importante di startup innovative nel campo dell’economia digitale.

domenica 23 giugno 2013

Pubblicato il Bando 2013 "Lunga estate", contributi per l’allungamento della stagione turistica.

La Regione Sardegna tramite l’Assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato il Bando 2013  “Lunga estate”. L'agevolazione prevede l'erogazione di contributi per l'allungamento della stagione turistica, volti a favorire la ripresa del settore, la competitività delle imprese interessate ed il mantenimento dei posti di lavoro.  Gli incentivi sono destinati alle "imprese del turismo" che impiegheranno lavoratori stagionali, presso unità operative o sedi situate nel territorio regionale, oltre il periodo canonico dei due mesi estivi (luglio e agosto) e limitatamente, quindi, ai mesi considerati tradizionalmente di “bassa stagione” come maggio/giugno e settembre/ottobre/novembre. I contributi sono differenziati per fasce e categorie sono riservati alle imprese che: 
  • Abbiano assunto lavoratori stagionali con contratto di lavoro a tempo pieno e a tempo determinato, e per un periodo che ricomprenda continuativamente i due mesi canonici per la stagione turistica - luglio e agosto - e anche almeno l’intero mese di settembre; 
 
  • Assumano lavoratori stagionali con contratto di lavoro a tempo pieno ed a tempo determinato, entro il 1 luglio 2013, per il periodo sopra indicato. 
 
AMMONTARE DEL CONTRIBUTO

Il contributo è a pari: 
 
  • - 600 euro per ogni contratto stagionale la cui durata ricomprenda, oltre i mesi canonici di luglio e agosto, tutto il mese di settembre; 
 
  • - 700 euro, cumulabili al contributo previsto per il mese di settembre, per ogni contratto stagionale la cui durata ricomprenda tutto il mese di ottobre, oltre ai mesi canonici e al mese di settembre; 
 
  • - 800 euro, cumulabili al contributo previsto per i mesi di settembre e ottobre, per ogni contratto stagionale la cui durata ricomprenda tutto il mese di novembre, oltre i mesi canonici e i mesi di bassa stagione di settembre e ottobre. 
 
MAGGIORAZONE DEL CONTRIBUTO

Nel caso in cui l’impresa dimostri che i lavoratori interessati siano occupati anche nei mesi di bassa stagione di maggio e giugno 2013 verrà concesso un contributo maggiorato, per il mese di settembre, pari a: 


  • - 1800 euro se l’assunzione è avvenuta a partire dal 1° febbraio ed entro il 7 maggio 2013; 
  • - 1200 euro se l’assunzione è avvenuta a partire dall’8 maggio ed entro il 7 giugno 2013. 
 
SCADENZA

La procedura è "a sportello", ossia l’assegnazione dei contributi avverrà secondo l’ordine cronologico di invio telematico sino ad esaurimento delle risorse disponibili. 


Le imprese interessate dovranno
  1. compilare la domanda attraverso i servizi on line predisposti dal Sistema informativo lavoro (Sil Sardegna) all’indirizzo www.sardegnalavoro.it 
  2. inviarla per via telematica a partire dalle ore 10:00 del 15 luglio 2013  fino alle ore 14:00 del 31 luglio 2013. 
  3. Entro 7 giorni dall’invio telematico, l’impresa dovrà far pervenire la domanda completa della documentazione al seguente indirizzo: 

Assessorato regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale 
Servizio politiche del lavoro e per le pari opportunità 
Via XXVIII Febbraio, 1
09131 Cagliari.

sabato 22 giugno 2013

In Gazzetta il decreto «Fare», agevolati impianti e macchinariIn Gazzetta il decreto «Fare»

In Gazzetta il decreto «Fare», agevolati impianti e macchinari

Sul Supplemento Ordinario n. 50 della Gazzetta Ufficiale n. 144 di ieri è stato pubblicato il DL 21 giugno 2013 n. 69 (c.d. decreto “Fare”, approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 giugno scorso). Il provvedimento entra in vigore a partire da oggi.

Tra le misure contenute nel DL, l’art. 2 introduce misure agevolative per le PMI che intendono acquistarenuovi impianti e macchinari. Nello specifico, la disposizione prevede che le piccole e medie imprese, come individuate dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003, possono accedere a finanziamenti e ai contributi a tasso agevolato per l’acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo.

I finanziamenti sono concessi, entro il 31 dicembre 2016, dalle banche aderenti alla convenzione e possono avere una durata massima di 5 anni dalla data di stipula del contratto e un importo massimo complessivo non superiore a 2 milioni di euro per ciascuna impresa beneficiaria, eventualmente frazionabile su più iniziative di importo unitario non inferiore a 200.000 euro.

I predetti finanziamenti possono coprire fino al 100% dei costi ammissibili, individuati da un apposito decreto di prossima emanazione.
Con riferimento a tale agevolazione, è prevista l’istituzione, presso la gestione separata della Cassa depositi e prestiti S.p.A., di un apposito plafond di risorse finanziarie, derivanti dal risparmio postale, che saranno impiegate dalla stessa Cassa, per le finalità dell’art. 3, comma 4-bis del DL 5/2009, per fornire provvista al sistema bancario da destinare alla concessione di finanziamenti in favore di piccole e medie imprese che intendono acquistare macchinari, impianti e attrezzature produttivi.

Da ultimo, è previsto che i finanziamenti concessi nell’ambito dell’illustrata iniziativa possano essere assistiti dalla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a) della Legge 23 dicembre 1996, n. 662, nella misura massima dell’80% dell’ammontare del finanziamento, rinviando a un successivo decreto del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, la disciplina di specifiche priorità di accesso e modalità semplificate di concessione della garanzia pubblica sui predetti finanziamenti.
Contributo sugli interessi

Come precisato nella Relazione tecnica, al fine di rafforzare l’efficacia dell’iniziativa, alle imprese che accedono ai predetti finanziamenti bancari il Ministero dello Sviluppo economico concede anche un contributo.

Si tratta, più precisamente, di un contributo, rapportato agli interessi calcolati sui predetti finanziamenti, nella misura massima e con le modalità stabilite con apposito decreto. I limiti per la determinazione del contributo erogabile alla singola impresa – nel rispetto delle intensità massime di aiuto previste dalla disciplina comunitaria applicabile e dell’autorizzazione di spesa di cui al comma 8 – è fissato con apposito decreto del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze.
Il contributo è materialmente erogato alle imprese beneficiarie in più quote, determinate in relazione alla effettiva durata del finanziamento.

Quanto agli stanziamenti, tenuto conto dell’andamento della stima del fabbisogno finanziario per l’erogazione del contributo e della possibilità di incrementare la provvista di Cassa depositi e prestiti fino a 5 miliardi, in funzione delle risorse disponibili e degli esiti del monitoraggio, il comma 8 autorizza una spesa a fronte di tali oneri, parzialmente rimodulata rispetto al fabbisogno illustrato, nel limite massimo di 7,5 milioni di euro per l’anno 2014, 21 milioni di euro per l’anno 2015, 35 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 e 2019, 17 milioni di euro nel 2020 e 6 milioni per il 2021.

Decadenza dalla dilazione solo se non si pagano otto rate

Il DL “Fare” contiene importanti modifiche in tema di dilazione delle somme iscritte a ruolo, o affidate ad Equitalia a seguito di accertamenti esecutivi.
Per prima cosa, è necessario evidenziare, per prevenire ogni malinteso, che, come criterio generale, il periodo massimo di differimento degli importi rimane di 72 rate mensili, ovvero di sei anni.
Questo lasso temporale, in base alle novità apportate a suo tempo dal DL 16/2012, può essere prorogato per un ulteriore periodo e sino a 72 mesi, in caso di dimostrato peggioramento della situazione economica del contribuente.
Ora, grazie alle modifiche del DL “Fare” all’art. 19 del DPR 602/73, sia la rateazione ordinaria che quella prorogata possono essere aumentate fino a 120 rate mensili, ovvero per un periodo massimo di dieci anni.

Ciò a condizione che il debitore si trovi, per ragioni estranee alla propria volontà, “in una comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica”.
Il legislatore fornisce altresì la definizione di grave situazione di difficoltà, specificando che occorre:
- l’accertata impossibilità di assolvere il pagamento del credito secondo un piano di rateazione ordinario;
- la valutazione circa la solvibilità del contribuente in relazione al piano di dilazione concedibile.
Le nuove disposizioni devono essere oggetto di un decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze, da adottarsi entro trenta giorni dalla data di conversione del decreto legge.

Alla luce di ciò, si configurano, sostanzialmente, tre tipi di rateazione:
- quella “normale”, ove il contribuente che, secondo quanto indicato dalle varie direttive di Equitalia, dimostra di essere in difficoltà, può ottenere il differimento del debito in un massimo di 72 rate mensili;
- quella “prorogata”, ove, se c’è un peggioramento della situazione di difficoltà e non è intervenuta decadenza, la dilazione può essere prorogata una sola volta per un ulteriore periodo sino a 72 mesi;
- quella che potremmo definire “aumentata”, dove, in presenza di grave situazione di difficoltà finanziaria dovuta alla congiuntura economica, ci può essere un aumento fino a 120 rate mensili.
Prossima l’emanazione del decreto attuativo

Le altre modifiche concernono le cause di decadenza dalla dilazione.
In futuro, il contribuente decade se non vengono onorate otto rate del piano, anche non consecutive.
Attualmente, invece, la decadenza si verifica solo se non vengono pagate due rate consecutive del piano, mentre prima del DL 16/2012 essa avveniva ove non fossero state pagate due rate, anche non consecutive.

È interessante interrogarsi sul carattere retroattivo del mutamento di norma circa la decadenza.
Essendo una disposizione di carattere procedurale, essa può ritenersi, in difetto di specifica previsione di legge (magari contenuta nel decreto medesimo, di cui non si ha ancora il testo definitivo, o nella legge di conversione), retroattiva, quindi i contribuenti considerati decaduti per mancato pagamento di due rate (siano esse consecutive o meno) dovrebbero potere ripresentare la domanda, o, comunque, essere ammessi alla dilazione in virtù della modifiche apportate dal DL “Fare”.

Decreto «Fare» pronto per la Gazzetta Ufficiale

Con qualche giorno di ritardo rispetto a quanto era lecito attendersi, il decreto “Fare” dovrebbe approdare in Gazzetta Ufficiale a breve, dopo le ultime limature tecniche al testo.

Diverse sono le novità, almeno rispetto alle bozze che erano circolate nei giorni scorsi, a ridosso del Consiglio dei Ministri di sabato.

Innanzitutto l’abrogazione della responsabilità solidale negli appalti e subappalti riguarda solo l’IVA e non anche le ritenute.
Il decreto modifica il comma 28 dell’art. 35 del DL 223/2006, il quale prevederà che, in caso di appalto di opere o di servizi, l’appaltatore risponda in solido con il subappaltatore, nei limiti dell’ammontare del corrispettivo dovuto, del versamento all’Erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente dovute dal subappaltatore all’Erario in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del rapporto di subappalto.
La norma non contiene disposizioni specifiche con riguardo alla decorrenza, che sarà pertanto aggangiata all’entrata in vigore generale del provvedimento, il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in G.U. del decreto.

La modifica in esame, per il principio del favor rei, dovrebbe far cadere le sanzioni per le violazioni commesse ante decreto, sanzioni molto pesanti, da 5.000 a 200.000 euro, nel caso in cui il committente non abbia rispettato le disposizioni sulle modalità di pagamento del corrispettivo e i versamenti all’Erario dell’IVA non siano stati correttamente eseguiti dall’appaltatore e dal subappaltatore.
Più delicato potrebbe essere il discorso per la responsabilità solidale, rispetto alla quale dovrebbe essere indagata un’eventuale natura sanzionatoria, al fine di capire se possa considerarsi comunque superata, al pari delle sanzioni dirette.

Importanti novità sono state introdotte anche sul versante della dilazione dei ruoli.
Per prima cosa, la decadenza dal beneficio non si verifica più per l’omesso pagamento di due rate consecutive, bensì di otto rate, anche non consecutive.
Poi, è contemplata la possibilità di aumentare il numero delle rate sino a 120 mensili, se il contribuente dimostra la comprovata grave situazione di difficoltà finanziaria dovuta a cause esterne alla sua volontà.
Con specifico riferimento a quest’ultimo punto, dovrà essere emanato un apposito decreto attuativo da parte del Ministero dell’Economia e delle finanze.

È quindi inibita la possibilità, per Equitalia, di pignorare l’unica casa di abitazione del contribuente (ove questi vi risieda anagraficamente), con l’eccezione degli immobili di lusso.
Come regola generale, l’espropriazione non sarà possibile per i debiti di importo complessivo sino a 120.000 euro, in luogo degli attuali 20.000 euro.
Invece, per l’ipoteca non solo rimane il limite dei 20.000 euro, ma è previsto che sarà adottabile anche in relazione alla casa di abitazione.

Confermate anche le novità in materia di tassazione delle transazioni finanziarie.
Viene sostituito il comma 497 dell’art. 1 della L. 228/2012, prevedendo che, nel caso di derivati, l’imposta si applica alle transazioni concluse a decorrere dal 1° settembre 2013.
Cambia anche la disciplina transitoria dei versamenti.
L’imposta dovuta sui trasferimenti effettuati fino al 30 settembre 2013 è versata entro il 16 ottobre 2013.
L’imposta dovuta sulle operazioni su strumenti finanziari derivati e valori mobiliari effettuati nel mese di settembre del 2013 è versata entro il 16 ottobre 2013.

sabato 1 giugno 2013

E' possibile la presentazione delle domande per Finanziamenti a favore delle imprese e dei professionisti del Sud e delle Isole assistiti da garanzia gratuita MCC o ISMEA.

E' possibile la presentazione delle domande per Finanziamenti a favore delle imprese e dei professionisti del Sud e delle Isole assistiti da garanzia gratuita MCC o ISMEA.Sono aperti gli sportelli per la presentazione delle domande di finanziamento a favore delle imprese del Sud e delle Isole assistiti gratuitamente dal fondo di garanzia MCC o ISMEA.I finanziamenti sono riservati a favore delle imprese del meridione e delle Isole. I finanziamenti bancari possono essere sia per liquidità, o chirografari oppure anche ipotecari e senza limite di importo. Sono ammesse tutte le imprese di qualsiasi settore o i professionisti a condizione che siano già costituite da almeno 3 anni. I tempi di approvazione sono di 14 giorni lavorativi. E' necessario avere già presentato almeno l'ultimo bilancio non in perdita o il Modello Unico con utile dichiarato.Gli importi erogabili sono fino a 500.000 euro per i finanziamenti per liquidità aziendale e chirografari per qualsiasi finalità aziendale, mentre sono senza limiti di importo i finanziamenti ipotecari per qualsiasi esigenza aziendale. Si tratta di finanziamenti bancari ai minimi tassi di mercato da restituire i rate mensili, in un numero di anni che è variabile in relazione alla tipologia di finanziamento richiesto (da 5 a 30 anni). BENEFICIARI: IMPRESE DI TUTTI I SETTORI ARTIGIANI LIBERI PROFESSIONISTI IMPRENDITORI AGRICOLI SOCI DI SOCIETA' DI PERSONE SOCI DI SOCIETA' DI CAPITALI DITTE INDIVIDUALI TITOLARI DI PARTITA IVA SOCIETA' DI PERSONE (SAS o SNC) SOCIETA' DI CAPITALI (SRL o SpA) SOCIETA' COOPERATIVE CONDIZIONI: La sede legale deve essere situata nelle regioni del Sud e Isole. L'impresa deve essere già costituita almeno da tre anni. NON DEVE ESSERE STATA PRESENTATO IL BILANCIO O IL MODELLO UNICO IN PERDITA MASSIMALI FINANZIAMENTO PER LIQUIDITA' AZIENDALI E CHIROGRAFARI: 500.000 euro FINANZIAMENTI PER QUALSIASI ESIGENZA AZIENDALE IPOTECARI: NESSUN LIMITE MASSIMO ESCLUSIONI: Sono esclusi i seguenti settori di impresa: imprese finanziarie; imprese assicurative; amministrazioni pubbliche; organizzazioni ed organismi extraterritoriali; associazioni no profit; start-up; SONO ESCLUSI I FINANZIAMENTI PER CONSOLIDAMENTO DEBITI SETTORI AMMESSI Sono ammissibili ai finanziamenti tutti i soggetti operanti con qualsiasi forma giuridica nei seguenti settore: COMMERCIO; INDUSTRIA:SERVIZI; ARTIGIANATO; AGRICOLTURA; TURISMO; GARANZIE Tutte le operazioni qualora la banca istruttrice lo richiedesse, potranno essere assistite gratuitamente a cura della Banca stessa dal Fondo di Garanzia offerto dal Mediocredito Centrale (MCC) con esclusione delle operazioni riguardanti il settore agricolo che saranno invece assitite da ISMEA. SPREAD APPLICATO Nel caso di operazioni assistite dal F.D.G., lo spread applicato potrà subire una riduzione sino ad 1.50 rispetto a quello generato dal rating. TEMPI MEDI DI DELIBERA: 12 giorni lavorativi dalla presentazione della richiesta di finanziamento corredata e completa della documentazione necessaria per la istruttoria. In caso di operazioni assistite da Fondo di Garanzia i tempi di delibera sono standardizzati in giorni 30. SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE Procedura aperta. Domande a sportello. Nessuna spesa di istruttoria anticipata. PRESENTAZIONE DOMANDE Per ricevere maggiori informazioni sul finanziamento, e per sapere se si hanno i requisiti minimi richiesti e come accedere si prega di rispondere a questa email indicando i seguenti dati e sarete contattati al più presto. Si assicura una risposta a tutti. PER INFORMAZIONI RISPONDETE A QUESTO MESSAGGIO COMPILANDO IL SEGUENTE MODULO: DENOMINAZIONE: ___________________________________________________________ INDIRIZZO SEDE: ___________________________________________________________ ATTIVITA' ESERCITATA: ________________________________________________________ ANNO DI INIZIO DELL'ATTIVITA': __________________________________________________ ULTIMO VOLUME DI AFFARI O FATTURATO DICHIARATO: _____________________________ ULTIMO REDDITO NETTO DICHIARATO (DICHIARAZIONE DEI REDDITI MODELLO UNICO 2012 -relativo ai redditi prodotti nell'anno 2011-(rigo RN4) : ____________________________ PENULTIMO REDDITO NETTO DICHIARATO (DICHIARAZIONE DEI REDDITI MODELLO UNICO 2011-relativo ai redditi prodotti nell'anno 2010- (rigo RN4) : ____________________________ IMPORTO FINANZIAMENTO RICHIESTO: _________________________ NUMERO DI TELEFONO FISSO ________________________________________________________ NUMERO DI TELEFONO CELLULARE ____________________________________________________